Psichedelici E Prestazioni Sportive: Esiste Un Legame?

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Psichedelici E Prestazioni Sportive: Esiste Un Legame?

I funghi magici sembrano efficaci nel risolvere alcuni problemi mentali come ansia e depressione, oltre a migliorare le facoltà cognitive generali. Ma questi effetti possono avere qualche valore nello sport? Molti sport estremi e atleti in discipline di combattimento sembrano pensarla così.

Fino a pochi anni fa, le sostanze psichedeliche erano una classe di droghe demonizzata e proibita. Oggi, però, le cose stanno cambiando. Sebbene continuino ad essere illegali, gli psichedelici stanno attirando lentamente l'interesse della scienza e della nostra società come sostanze dall'enorme potenziale, capaci di cambiare la nostra vita, migliorare le nostre prestazioni e risanare il nostro organismo. Le sostanze psichedeliche di uso più comune, come i funghi allucinogeni, possono alleviare efficacemente l'ansia generata dalla paura di morire, esercitare cambiamenti positivi di lunga durata nella personalità di un individuo e aiutare a trattare i sintomi depressivi. Vengono persino usate in quantità “subpercettive”, spesso indicate come “microdosi”, da dirigenti ed ingegneri aziendali per aumentare la produttività e la capacità di risoluzione dei problemi.

A questo punto, i benefici cognitivi degli psichedelici dovrebbero essere abbastanza chiari. Ha quindi senso dire che queste sostanze potrebbero rivelarsi molto utili anche per gli atleti interessati ad ottenere una spinta intellettiva in più. Ovviamente, non esiste una scienza certa che confermi questa ipotesi, ma circolano numerose testimonianze di atleti di alto livello e professionisti del settore secondo cui gli psichedelici avrebbero effettivamente contribuito a migliorare le loro prestazioni.

IL LEGAME TRA PSICHEDELICI E SPORT ESTREMI

Nonostante scendere a grande velocità giù da una pista da sci, sfrecciare in bicicletta lungo un sentiero nel bosco o fare surf su grandi onde potrebbero sembrare i peggiori ambienti dove ingerire una sostanza psichedelica, lo scrittore e atleta di sport estremi James Oroc sostiene che molti di questi atleti sono soliti assumere funghi allucinogeni o LSD. Oroc spiega che gli atleti di sport estremi sono molto attratti dagli psichedelici, perché possono davvero migliorare le prestazioni sportive. Secondo quanto riportato da alcuni atleti, le sostanze psichedeliche migliorano l'equilibrio, la forza e la resistenza all'altitudine. Inoltre, si instaura un maggiore legame con l'ambiente naturale in cui si svolgono le attività sportive, rendendo l'esperienza molto più spirituale e piacevole.

Lo stesso Oroc è forse la fonte più attendibile quando si tratta di sport estremi e psichedelici. Ha scritto Tryptamine Palace: 5-MeO-DMT and the Sonoran Desert Toad: From Burning Man to the Akashic Field ed ha realizzato il primo volo in parapendio dal vulcano attivo più alto del mondo. Secondo Oroc, l'LSD ha la capacità di migliorare notevolmente i tempi di reazione, stimolando la concentrazione e rendendo le persone più resistenti al dolore e alle debolezze.

COME L'LSD CAMBIÒ UNA PARTITA DI BASEBALL

Uno dei racconti più famosi sugli psichedelici e sulla loro capacità di migliorare le prestazioni sportive è forse quello del giocatore professionista di baseball americano Dock Ellis. Ellis era una leggenda dello sport, uno dei migliori giocatori delle squadre di Pittsburgh Pirates e New York Mets. Dopo aver raggiunto un totale di 1136 strikeout nel corso della sua carriera, la performance più eccitante di Ellis fu quasi sicuramente quella offerta sotto gli effetti dell'LSD.

Oltre alla leggera ebrezza indotta dalla vodka, Ellis lanciò un leggendario no-hitter nel 1970 quando stava giocando contro il San Pedro Padres. Afferma di ricordare solo alcune parti della partita e di essersi sentito euforico e perfettamente concentrato nel gioco. Ellis iniziò a vedere la palla cambiare di dimensioni durante la partita e ad un certo punto arrivò addirittura a pensare che ci fosse Jimi Hendrix a lanciare la palla.

MICRODOSAGGIO VS MACRODOSAGGIO

La storia di Ellis si basa ovviamente su una quantità significativa di acido. È evidente che una dose troppo alta potrebbe compromettere l'abilità di un atleta, allontanandolo troppo dalla realtà ed impedendogli di esibirsi al meglio. Molti atleti si astengono da queste dosi eroiche mentre svolgono il loro sport ed optano piuttosto per le microdosi. Il dott. James Fadiman, psicologo, scrittore e figura autorevole in materia di microdosaggio di psichedelici, ha ricevuto centinaia di rapporti aneddotici da persone che hanno sperimentato quantità sub-percettive di allucinogeni. Secondo i dati da lui raccolti, la tendenza comune è una maggiore abilità durante le attività fisiche.

FUNGHI MAGICI E PRESTAZIONI DI JIU JITSU

Gli aneddoti pubblicati su Reddit parlano del microdosaggio di funghi psilocibinici prima di un allenamento jiu-jitsu brasiliano (BJJ), tecnicamente chiamato sparring o rolling. Il BJJ è stato descritto come uno scacchi umano, una disciplina sportiva corpo-a-corpo basata su tecnica, resistenza, forza relativa e concentrazione. Ogni singola mossa ha un contrattacco o una fuga appositamente studiata, il che significa che gli atleti devono sempre avanzare di 3 passi evitando allo stesso tempo di essere soffocati dalla coscienza. Gli utenti del forum affermano che i funghi allucinogeni contribuiscono a migliorare la concentrazione, l'efficienza dei movimenti e la creatività durante le fasi di “rolling”, un altro chiaro esempio del potenziale miglioramento cognitivo esercitato dagli psichedelici.

Certo, quanto detto finora si basa solo su aneddoti e non è stato mai confermato da alcun ente ufficiale. Tuttavia, sembra che vi sia una tendenza emergente di atleti interessati a sperimentare le sostanze psichedeliche per migliorare le proprie prestazioni e allenamenti.