Mescalina Vs. Psilocibina: Qual è la Differenza?

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Mescalina Vs. Psilocibina: Qual è la Differenza?

Mescalina e psilocibina sono due sostanze psichedeliche presenti in natura. Le due molecole si differenziano a livello farmacologico, provocano effetti diversi e possiedono varie proprietà terapeutiche. Entrambe sono state utilizzate dall'uomo per centinaia, o persino migliaia, di anni.

La psilocibina e la mescalina si collocano sul podio delle sostanze psichedeliche naturali più potenti, insieme ad altri composti come DMT e ibogaina. Queste molecole possono produrre effetti psicoattivi molto variegati. Entrambe però agiscono profondamente nella coscienza dell'individuo, generando spesso cambiamenti radicali. Le due sostanze vengono usate per scopi spirituali, terapeutici e ricreativi.

PRESENZA IN NATURA

Mescalina e psilocibina sono presenti in natura all'interno di varie forme di vita vegetali. La psilocibina può essere estratta da varie specie di funghi. È stato calcolato che oltre 180 specie di funghi contengano questa sostanza psicoattiva o il suo derivato, la psilocina. Tali funghi crescono in varie parti del mondo, dal Sud America all'Europa, fino ad Africa e Asia.

La mescalina, invece, è prodotta da varie tipologie di cactus. Tra esse, la Torcia Peruviana (Echinopsis peruviana), il San Pedro (Echinopsis pachanoi), e il peyote (Lophophora williamsii). Tutte queste piante sono originarie di Stati Uniti e Messico.

UTILIZZO TRADIZIONALE

Dai reperti archeologici rinvenuti fino ad oggi, si può affermare con certezza che i funghi contenenti psilocibina hanno fatto parte della storia dell'umanità per migliaia di anni. Questi funghi sono raffigurati nelle forme d'arte preistorica di tutto il mondo, sotto forma di pitture rupestri. Alcuni autori, come Terence McKenna e Graham Hancock si sono spinti oltre, affermando che le sostanze psichedeliche come la psilocibina potrebbero aver svolto un ruolo fondamentale nell'evoluzione umana, favorendo una maggiore consapevolezza di sé e lo sviluppo del pensiero astratto.

I funghi contenenti psilocibina venivano consumati dalle tribù precolombiane in Mesoamerica per ragioni spirituali e religiose. In molte aree del Sud America sono state scoperte statue, pietre e disegni raffiguranti questi funghi. Gli Aztechi e i Mazatechi erano convinti che i funghi contenenti psilocibina fossero divini.

Anche l'utilizzo di mescalina da parte dell'uomo risale a tempi antichissimi. I cactus contenenti mescalina venivano consumati durante le cerimonie spirituali dei nativi americani, negli attuali Texas e Nuovo Messico.

FARMACOLOGIA

Quando viene ingerita, la psilocibina si trasforma in psilocina, la molecola responsabile degli effetti psicoattivi del fungo. È stato scoperto che la sostanza si lega ai recettori della serotonina all'interno del cervello, in particolare al recettore 5-HT 2A.

Anche la mescalina si lega ai recettori serotoninergici del cervello, in particolare ai recettori 1A, 2A, 2B, e 2C. La mescalina è nota anche per la sua affinità con i recettori della dopamina.

GLI EFFETTI DELLA PSILOCIBINA

Per quanto riguarda la psilocibina presente nei funghi, la dose attiva media corrisponde a circa 1-2,5g di funghi essiccati. La quantità estrema è all'incirca 5g di funghi essiccati, una dose pubblicizzata da Terence McKenna, in grado di indurre un'esperienza molto intensa. Tale quantità viene spesso definita dose "eroica".

La psilocibina provoca un'alterazione delle percezioni del soggetto. Come risultato, egli sperimenta una visione piena di colori saturi, schemi ripetitivi e allucinazioni. Si ritiene che tali effetti siano la conseguenza di un fenomeno chiamato sinestesia, in cui i colori, gli odori e i suoni possono essere percepiti dall'inconscio su piani sensoriali differenti. Ad esempio, un utilizzatore potrebbe essere in grado di udire il suono o fiutare l'odore del colore verde.

Gli effetti generalmente si manifestano un'ora-un'ora e mezza dopo l'ingestione.

Dosi di psilocibina più elevate provocano effetti psichedelici molto intensi. Spesso i consumatori riferiscono sensazioni di risveglio spirituale, e persino contatti con entità superiori.

Talvolta gli utilizzatori possono sperimentare anche quello che si definisce un "brutto trip". In questi casi, essi si sentono sopraffatti dall'ansia e dalla sensazione di una totale perdita di controllo. Questa eventualità può essere gestita facilmente con l'aiuto di un "trip sitter" sobrio, che può calmare il soggetto e aiutarlo a raggiungere uno stato mentale più rilassato.

IPERCONNETTIVITÀ

Gli scienziati stanno studiando l'azione della psilocibina e i suoi effetti sul cervello umano. Sappiamo già che la psilocibina produce un'iperconnettività nel cervello, aumentando la comunicazione tra le varie aree cerebrali. Sotto gli effetti di questa sostanza, alcune parti del cervello, precedentemente isolate, risultano connesse tra loro.

La psilocibina può essere assunta anche a microdosi. Si definisce microdose una quantità pari a 0,1-0,2g di funghi essiccati. Una quantità così esigua genera effetti psicoattivi praticamente irrilevanti e classificati come sub-percettivi. Lo scopo della microdose non è il trip. Questo dosaggio può produrre effetti benefici come miglioramento del tono dell'umore, aumento dell'energia e stimolazione della creatività.

GLI EFFETTI DELLA MESCALINA

Le dosi di mescalina possono variare a seconda della tipologia utilizzata, che sia cloridrato di mescalina, solfato di mescalina o mescalina purificata. Viene definita massiccia una quantità di cloridrato di mescalina tra 300 e 500mg. Gli effetti della mescalina insorgono 45-90 minuti dopo l'assunzione. L'effetto dura fino a 8 ore.

È noto che la mescalina provoca allucinazioni visive, sotto forma di disegni ripetuti, spirali e mosaici. Talvolta vengono riferite apparizioni più vivide, di animali e persone.

La mescalina distorce la percezione spaziale e il senso del tatto. Gli oggetti possono sembrare più vicini o più lontani di quanto lo siano realmente. Gli oggetti duri possono sembrare morbidi, e viceversa. Può verificarsi un annullamento del proprio Ego. L'individuo perde temporaneamente il proprio senso dell'Io, e la connessione con il mondo fisico.

EFFETTI TERAPEUTICI DELLA PSILOCIBINA

Le sostanze psichedeliche stanno iniziando a riscattarsi dalla propaganda negativa subita per decenni. Oggi, infatti, tramite metodi scientifici è possibile dimostrare il loro potenziale terapeutico. Questa scoperta conferma ciò che le testimonianze dirette suggerivano già da molto tempo: queste sostanze sono potenzialmente in grado di stimolare cambiamenti positivi nella vita della persone.

La psilocibina mostra un'enorme potenziale nel trattamento della depressione, dell'ansia e delle tossicodipendenze. Inoltre, questa molecola potrebbe persino risultare più efficace rispetto alle terapie farmacologiche tradizionali.

Un articolo pubblicato nel Lancet Psychiatry del 2016 illustra una ricerca sugli effetti della psilocibina nel trattamento della depressione resistente alle terapie standard.

L'esperimento ha coinvolto 12 pazienti - 6 uomini e 6 donne - che soffrivano di depressione moderata o grave, e non ottenevano risultati dalle terapie tradizionali. In questo test non era presente alcun gruppo di controllo. Tutti i volontari hanno ricevuto 2 dosi di psilocibina, rispettivamente da 10mg e 25mg, da assumere oralmente a distanza di 7 giorni.

Al termine dell'indagine, i ricercatori hanno concluso che gli individui mostravano una significativa e prolungata attenuazione dell'ansia. Hanno poi dichiarato che la psilocibina potrebbe ricoprire un ruolo importante nel trattamento della depressione.

Un altro studio ha confermato che la psilocibina contribuisce a ridurre i pensieri ossessivi che si sviluppano nelle regioni del cervello responsabili della percezione di sé. Gli scienziati ritengono che un'eccessiva connettività in queste aree cerebrali può influire negativamente sulla fiducia in se stessi e sull'autocritica, fattori che contribuiscono allo sviluppo di depressione e ansia.

POTENZIALE TERAPEUTICO DELLA MESCALINA

Purtroppo sugli effetti terapeutici della mescalina sono state condotte pochissime ricerche. La mescalina sotto forma di cactus peyote viene utilizzata tradizionalmente nella Chiesa nativa americana. In questi contesti, la molecola viene usata per trattare i casi di alcolismo.

La mescalina viene usata tradizionalmente anche come antidepressivo, e per curare i sintomi di emicrania, febbre, insolazione e artrite. Man mano che le sostanze psichedeliche ricevono una maggiore attenzione da parte della scienza, potrebbero venire alla luce nuovi e rivoluzionari impieghi terapeutici riguardanti la mescalina.